Apnea notturna: sintomi, cause, diagnosi e trattamenti efficaci

L’apnea notturna è un disturbo respiratorio del sonno che si manifesta con interruzioni ricorrenti della respirazione durante il riposo notturno. Si tratta di una condizione sottostimata ma estremamente diffusa, che può compromettere significativamente la qualità della vita e aumentare il rischio di patologie cardiovascolari, metaboliche e neurocognitive. Il riconoscimento precoce dei sintomi e una corretta diagnosi sono fondamentali per intervenire con trattamenti efficaci, migliorando la salute e il benessere dei pazienti.

Cos’è l’apnea notturna?

L’apnea notturna, o sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS), è caratterizzata da episodi di ostruzione parziale o completa delle vie aeree superiori durante il sonno. Questi episodi comportano una riduzione dell’ossigenazione sanguigna e attivano risposte fisiologiche che provocano risvegli ripetuti, anche se spesso inconsci.

La frequenza delle apnee viene misurata tramite l’indice di apnea-ipopnea (AHI), espresso come numero di eventi per ora di sonno. Si parla di OSAS quando l’AHI supera i 5 eventi/ora, associati a sintomi clinici (es. sonnolenza diurna). Le forme possono essere classificate in:

  • Lieve: AHI 5–15
  • Moderata: AHI 15–30
  • Grave: AHI >30

Sintomi dell’apnea notturna

I sintomi dell’apnea notturna sono spesso subdoli e difficili da riconoscere dal paziente stesso. Spesso sono i partner o familiari a notare i segni notturni. Tra i principali sintomi troviamo:

  • Russamento persistente, spesso interrotto da pause respiratorie.
  • Risvegli improvvisi con sensazione di soffocamento o respiro corto.
  • Sonnolenza diurna eccessiva, anche in situazioni poco stancanti.
  • Difficoltà di concentrazione e perdita di memoria.
  • Cefalea mattutina.
  • Irritabilità, depressione o disturbi dell’umore.
  • Calo del desiderio sessuale.

Nel tempo, l’OSAS può aumentare il rischio di ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale, ictus, diabete di tipo 2 e sindrome metabolica.

Cause e fattori di rischio

L’apnea notturna può essere causata da un collasso delle strutture delle vie aeree superiori durante il sonno. Questo può dipendere da molteplici fattori:

  • Tono muscolare ridotto: rilassamento eccessivo dei muscoli faringei durante il sonno.
  • Ostruzione meccanica: palato molle voluminoso, ipertrofia tonsillare, macroglossia.
  • Alterazioni anatomiche: deviazione del setto nasale, retrognazia, ostruzioni nasali.

I principali fattori di rischio includono:

  • Obesità: fattore determinante per l’insorgenza e l’aggravamento dell’OSAS.
  • Età: prevalenza maggiore dopo i 40 anni.
  • Sesso maschile: anche se dopo la menopausa il rischio aumenta nelle donne.
  • Fumo e alcol: peggiorano il rilassamento dei muscoli faringei.
  • Farmaci sedativi o ipnotici: interferiscono con i meccanismi di risveglio e il tono muscolare.
  • Familiarità: predisposizione genetica accertata.

Diagnosi: come si individuano le apnee notturne?

Il percorso diagnostico parte dalla valutazione anamnestica e clinica, spesso con l’ausilio di questionari validati come l’Epworth Sleepiness Scale (ESS). Tuttavia, lo strumento principale per la diagnosi è la polisonnografia, che può essere:

  • Completa (in laboratorio): esame approfondito in ambiente controllato, che registra EEG, frequenza cardiaca, saturazione, movimenti toracici e addominali, flusso respiratorio.
  • Polisonnografia domiciliare (Holter del sonno): più accessibile, consente la registrazione dei parametri principali a casa.

Trattamenti per l’apnea notturna

Il trattamento varia a seconda della gravità del disturbo e della presenza di patologie associate. Le opzioni terapeutiche includono interventi comportamentali, terapie mediche e, nei casi selezionati, interventi chirurgici.

Terapie conservative

  1. Perdita di peso: anche una riduzione del 10% del peso corporeo può ridurre significativamente l’AHI.
  2. Sospensione del fumo e dell’alcol.
  3. Modifica della posizione del sonno: dormire sul fianco riduce gli episodi di apnea.

Terapia C.P.A.P. (Continuous Positive Airway Pressure)

È il gold standard per l’OSAS moderata e grave. Il dispositivo C.P.A.P. fornisce un flusso d’aria a pressione positiva costante tramite una maschera nasale o nasobuccale, che mantiene le vie aeree aperte durante il sonno.

  • Vantaggi: riduce gli episodi di apnea, migliora la qualità del sonno, riduce la sonnolenza e il rischio cardiovascolare.
  • Limiti: può risultare scomodo; necessita di adattamento e follow-up costante.

Dispositivi di avanzamento mandibolare (MAD)

Particolarmente indicati per forme lievi-moderate e nei pazienti che non tollerano la C.P.A.P. Sono realizzati su misura da odontoiatri e agiscono spostando in avanti la mandibola per mantenere libere le vie aeree.

Terapia chirurgica

Quando le apnee sono causate da anomalie strutturali, si può ricorrere a interventi di:

  • Uvulopalatofaringoplastica (UPPP).
  • Settoplastica o turbinoplastica (per correggere ostruzioni nasali).
  • Rimozione tonsillare o adenoidea nei pazienti pediatrici.
  • Avanzamento maxillo-mandibolare nei casi gravi con anomalie scheletriche.

Terapie sperimentali e nuove tecnologie

Tra le terapie emergenti:

  • Stimolazione del nervo ipoglosso (Inspire®): dispositivo impiantabile che stimola il nervo linguale durante il sonno.
  • App e sensori per il monitoraggio del sonno: strumenti utili per il controllo dell’aderenza alla terapia.

Apnea notturna nei bambini

Anche i bambini possono soffrire di OSAS, spesso a causa dell’ipertrofia tonsillare e adenoidea. I sintomi principali includono:

  • Russamento persistente.
  • Sonno agitato.
  • Disturbi dell’attenzione e iperattività.
  • Enuresi notturna.

La chirurgia adenotonsillare è spesso risolutiva nei casi pediatrici.

Prevenzione

La prevenzione si basa principalmente su uno stile di vita sano. I principali consigli sono:

  • Mantenere un peso adeguato.
  • Dormire su un fianco.
  • Evitare alcolici e farmaci sedativi prima di dormire.
  • Non fumare.
  • Curare eventuali problemi nasali cronici.

Conclusione

L’apnea notturna è una patologia cronica ma trattabile. Riconoscere i sintomi, eseguire una diagnosi precoce e personalizzare il trattamento sono passaggi fondamentali per evitare complicanze anche gravi. Oggi esistono molte soluzioni efficaci, dalla C.P.A.P. ai dispositivi orali, fino alla chirurgia. È importante non sottovalutare i segnali del corpo e affidarsi a uno specialista in medicina del sonno per individuare il percorso più adatto.

Disclaimer: Le foto e le immagini che accompagnano le notizie o gli articoli, ove non esplicitamente descritto in didascalia, sono utilizzate per ragioni estetiche ed editoriali.

📢 Chiusura Estiva Clinicasa

Clinicasa resterà chiusa dall’11 al 15 agosto.
Le attività riprenderanno venerdì 16 agosto.

Grazie per la comprensione.